2.1.8 Principi e basi della progettazione antisismica.


L'obbiettivo fondamentale di una struttura antisismica è garantire un livello di sicurezza adeguato in caso di fenomeni tellurici e pertanto:

- limitare al minimo il rischio di perdite umane;

- limitare i danni alle costruzioni;

- strutture che hanno elevato fattore di importanza (ospedali, caserme, etc…) devono rimanere operative anche dopo un forte evento sismico.

Altro requisito è che la struttura deve essere progettata e costruita per sopportare un'azione sismica che ha una probabilità di verificarsi molto più alta dell'azione sismica di progetto senza che si verifichi un danneggiato con conseguenti limitazioni nell'utilizzo i cui costi siano eccessivamente alti se rapportati con il costo della struttura in sé.
I principi guida che devono governare l’approccio progettuale alle costruzioni in zona sismica sono:

1. semplicità strutturale;
2. uniformità e simmetria;
3. iperstaticità;
4. resistenza e rigidezza bidirezionali;
5. resistenza e rigidezza torsionali;
6. resistenza e rigidezza degli impalcati;
7. strutture di fondazione adeguate.

La semplicità strutturale è un importante obiettivo da perseguire poichè la modellazione, l'analisi, il dimensionamento, la definizione dei particolari e, più in generale, le costruzioni, sono soggette a minori incertezze e quindi la previsione del loro comportamento durante l'evento tellurico può ipotizzarsi  in modo più realistico.
L'uniformità e la simmetria consiste in una regolare distribuzione degli elementi strutturali che, quando realizzata in pianta, permette una trasmissione rapida e diretta delle forze di inerzia prodotte dalle masse distribuite dell'edificio. Se necessario questa uniformità può essere ottenuta dividendo l'intero edificio mediante appositi elementi di collegamento in unità dinamicamente indipendenti. L'uniformità dell'edificio nel suo sviluppo verticale è altrettanto importante poichè in tal modo si tende ad eliminare la formazione di zone ove vi sia una grande concentrazione di sforzi o notevoli richieste di duttilità che potrebbero essere causa di un prematuro collasso.
Uno stretto rapporto tra la distribuzione delle rigidezze e delle masse riduce, se non elimina, le eccentricità eccessive fra le masse e le rigidezze. Pertanto, l'utilizzo di elementi strutturali distribuiti con regolarità aumenta la ridondanza e permette una più favorevole ridistribuzione degli effetti dovuti all'azione sismica, nonchè una maggiore dissipazione dell'energia di parte dell'intera struttura.
Il moto sismico orizzontale è un fenomeno bidirezionale e per questo motivo la struttura dell'edificio deve essere in grado di resistere ad azioni orizzontali  provenienti da qualsiasi direzione. In tal senso gli elementi strutturali devono essere disposti in modo tale da garantire la resistenza dell'edificio, la qual cosa è solitamente ottenuta organizzandoli in pianta secondo una maglia ortogonale che assicuri valori analoghi di resistenza e rigidezza in entrambe le direzioni principali.
Oltre alla rigidezza laterale, la struttura dell'edificio deve possedere un'adeguata resistenza e rigidezza torsionale al fine di limitare moti di tipo torsionale che tenderebbero a sottoporre i diversi elementi strutturali ad un regime di sforzo non uniforme. 
In questa ottica le configurazioni in cui i principali elementi resistenti sono distribuiti in prossimità del perimetro esterno dell'edificio presentano chiari vantaggi.
Negli edifici gli impalcati giocano un ruolo molto importante nel comportamento sismico complessivo della struttura. Infatti essi si comportano come membrature orizzontali che non solo riuniscono e trasmettono le forza di inerzia ai sistemi strutturali verticali, ma assicurano anche che detti sistemi partecipano tutti insieme nel contrastare l'azione orizzontale. Motivo per cui gli impalcati devono avere un'adeguata rigidezza e resistenza in pianta e devono essere collegati in maniera efficace gli elementi strutturali verticali. A tal proposito si deve prestare una particolare attenzione alle configurazioni non compatte o molto sviluppate in pianta ed ai casi in cui esitano molte aperture, specialmente se quest'ultime sono poste in prossimità dei principali elementi strutturali verticali impedendo così un'efficiente connessione.
In zona sismica, il progetto e la costruzione delle fondazioni nonchè degli elementi di collegamento con la sovrastruttura, deve garantire che tutto l'edificio sia sollecitato uniformemente dall'azione sismica. In particolare, la rigidezza delle fondazioni deve essere tale da garantire una trasmissione delle azioni ricevute dalla struttura sovrastante al terreno che sia il più uniforme possibile. In generale si deve utilizzare un'unica tipologia di fondazione per una data struttura, a meno che quest'ultima non sia composta da più unità dinamicamente indipendenti.