Calcolo delle strutture in legno lamellare (X-Lam) di un fabbricato civile. Pesaro Urbino
Normativa di riferimento: NTC 2008
Analisi sismica: Dinamica solo orizzontale
Materiali di calcolo: Legno lamellare categoria GL24c con peso specifico 5.000 N/mc; E = 11600 N/mm²; G = 4640 N/mm²
Carichi utilizzati
solaio in legno abitazione PP = 500 + SP = 500 N/m² - Variabile = 2000 N/m²
solaio in legno balcone PP = 500 + SP = 500 N/m² - Variabile = 4000 N/m² + Neve = 1320 N/m²
copertura in legno PP = 500 + SP = 500 N/m² - Variabile = 500 N/m² + Neve = 1320 N/m²
Azione sismica
L’azione sismica è stata valutata in conformità alle indicazioni riportate al capitolo 3.2 del D.M. 14 gennaio 2008  “Norme tecniche per le Costruzioni”.
In particolare il procedimento per la definizione degli spettri di progetto per i vari Stati Limite per cui sono state effettuate le verifiche è stato il seguente:
definizione della Vita Nominale e della Classe d’Uso della struttura, il cui uso combinato ha portato alla definizione del Periodo di Riferimento dell’azione sismica.
Individuazione, tramite latitudine e longitudine, dei parametri sismici di base ag, F0 e T*c per tutti e quattro gli Stati Limite previsti (SLO, SLD, SLV e SLC); l’individuazione è stata effettuata interpolando tra i 4 punti più vicini al punto di riferimento dell’edificio.
Determinazione dei coefficienti di amplificazione stratigrafica e topografica.
Calcolo del periodo Tc corrispondente all’inizio del tratto a velocità costante dello Spettro.
I dati così calcolati sono stati utilizzati per determinare gli Spettri di Progetto nelle verifiche agli Stati Limite considerate.

Studio della regolarità in pianta
La configurazione in pianta è compatta e approssimativamente simmetrica rispetto a due direzioni ortogonali, in relazione alla distribuzione di masse e rigidezze
Il rapporto tra i lati di un rettangolo in cui la costruzione risulta inscritta è inferiore a 4
Nessuna dimensione di eventuali rientri o sporgenze supera il 25 % della dimensione totale della costruzione nella corrispondente direzione
Gli orizzontamenti NON possono essere considerati infinitamente rigidi nel loro piano rispetto agli elementi verticali e sufficientemente resistenti

Studio della regolarità in elevazione
Tutti i sistemi resistenti verticali (quali telai e pareti) si estendono per tutta l’altezza della costruzione
Eventuali restringimenti della sezione orizzontale della costruzione NON avvengono in modo graduale da un orizzontamento al successivo, NON rispettando i seguenti limiti: ad ogni orizzontamento il rientro non supera il 30% della dimensione corrispondente al primo orizzontamento, né il 20% della dimensione corrispondente all’orizzontamento immediatamente sottostante. Fa eccezione l’ultimo orizzontamento di costruzioni di almeno quattro piani per il quale non sono previste limitazioni di restringimento
Nelle strutture intelaiate progettate in CD “B” il rapporto tra resistenza effettiva e resistenza richiesta dal calcolo non è significativamente diverso per orizzontamenti diversi (il rapporto fra la resistenza effettiva e quella richiesta, calcolata ad un generico orizzontamento, non deve differire più del 20% dall’analogo rapporto determinato per un altro orizzontamento); può fare eccezione l’ultimo orizzontamento di strutture intelaiate di almeno tre orizzontamenti
Massa e rigidezza NON rimangono costanti, (le variazioni di massa da un orizzontamento all’altro superano il 25 %.