Intervento di ripristino post sisma con miglioramento sismico. Foggia

COMPARAZIONE SITUAZIONE ANTE E POST
Nel seguito sono riportate modellazioni di comparazione tra la situazione di fatto e la situazione di progetto, quindi, ante e post intervento come stabilito dall’art. 8.7.5 delle NTC.
Considerato che le numerazioni dei nodi individuanti le singole pareti murarie sono diverse tra i due modelli è stato necessario ricorrere a paragoni visivi con mappature a colori in accordo con il § 10.2 delle NTC08.
Le rappresentazioni sono state raggruppate per piano di appartenenza. Sono stati riportati valori dei coefficienti di sicurezza (C.S.) riferiti alle seguenti verifiche: Pressoflessione nel Piano, Pressoflessione Fuori Piano e Taglio.
Considerato, chiaramente, che la situazione di progetto (post opera) denota miglioramenti significativi sono stati materialmente paragonati i C.S. di quegli elementi di muratura che anche nella situazione secondaria non sono ancora paragonati. Si ricorda l’art. 8.4 secondo il quale si definiscono interventi di miglioramento quelli atti  ad  aumentare  la sicurezza  strutturale  esistente,  pur  senza necessariamente raggiungere i livelli richiesti dalle presenti norme.
Per semplificare le rappresentazioni si è proceduto nel rappresentare, per ogni singolo piano, prima la Situazione di Progetto (SP) e poi la Situazione Esistente (SE – con l’interrogazione di tutte le verifiche indicate a lato dx); poi si passa alla Situazione di Progetto Particolare (SPP – con l’interrogazione  delle verifiche delle singole pareti) ed alla Situazione Esistente Particolare (SEP – con l’interrogazione  delle stesse verifiche della SPP). La SPP e la SEP servono a verificare i miglioramenti ottenuti per quei singoli setti che nella situazione di progetto non sono verificati come da NTC, ma che comunque denotato un miglioramento apprezzabile dei Coefficienti di Sicurezza. Per non appesantire la lettura, nei soli commenti vengono riportate tutte le verifiche non soddisfatte, mentre le figure riportano quanto a lato indicato.
Alla fine dell’analisi di paragone sono stati riassunti i setti per i quali è importante rivedere il miglioramento apportato, in quanto non sufficiente ad essere propositivo rispetto alla situazione esistente.
L’analisi siffatta esula dall’applicazione della normativa spingendosi ben oltre. Il legislatore non poteva mai richiedere una analisi di paragone tanto minuziosa ed addirittura rivolta al singolo setto. Solitamente il termine di paragone è rivolto alla valutazione dei Fattori di Rischio in termini di PGA, quindi nel complesso della resistenza del fabbricato e non nel particolare. Operazione che si esegue anche con analisi statica non lineare, paragonando le curve Push Over di domanda e capacità della struttura.