Edilizia antisismica: strutture in legno lamellare alla prova vibrante
Edilizia antisismica: nuovi sviluppi dagli ingegneri trentini
Dal dipartimento di Ingegneria meccanica dell'Università di Trento arrivano i risultati di un'indagine sperimentale su edifici di nuova concezione.
Nuovi risultati nel campo dell'edilizia antisismica sono stati ottenuti dai ricercatori del dipartimento di Ingegneria meccanica dell'Università di Trento, mettendo alla prova un modello di edificio in legno che ha dimostrato di sopportare terremoti di grande intensità.

I test sulle strutture sono stati infatti eseguiti applicando un valore di accelerazione massima paragonabile a quello registrato in Giappone nelle zone maggiormente colpite dal terremoto di un mese fa.

I risultati della sperimentazione su questi edifici di nuova concezione sono stati presentati ieri mattina in conferenza stampa in Università dai responsabili del progetto, il professor Maurizio Piazza e il ricercatore Roberto Tomasi, alla presenza del rettore dell'Università di Trento, Davide Bassi, e del direttore del Dipartimento di Ingegneria meccanica e strutturale, Luca Deseri.

Le simulazioni sono state condotte nell'ambito del progetto industriale Chi Quadrato, finanziato dalla Provincia autonoma di Trento, che ha visto proprio la forte collaborazione degli ingegneri dell'Università di Trento con il mondo industriale e che si inserisce in un filone di ricerca, particolarmente attivo negli ultimi tempi, dedicato alla sicurezza e alla sostenibilità edilizia che sfrutta proprio il legno.

Gli edifici multipiano con una struttura realizzata con questo materiale naturale, più flessibile e con una minore massa volumica, risultano essere quindi più sicuri in caso di terremoto, perché resistono meglio alle sollecitazioni sismiche sulla struttura. Si presentano dunque come alternativa particolarmente valida rispetto ad altri materiali da costruzione soprattutto nelle zone ad elevato rischio sismico.

La prima fase della sperimentazione, condotta presso il Laboratorio prove strutture e materiali del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Strutturale dell'ateneo trentino, è stata volta a caratterizzare i sistemi di collegamento e le pareti che costituiscono la struttura dell'edificio.

I primi risultati hanno permesso di ottimizzare la tecnologia costruttiva e di creare un database di dati sperimentali, necessari per la progettazione dell'edificio necessario per la simulazione. L'edificio è stato poi sottoposto a prova su tavola vibrante presso il laboratorio TreesLab della Fondazione Eucentre di Pavia, centro di ricerca internazionale nel campo dell'ingegneria sismica.

“Attraverso l'impiego del legno – ha aggiunto il coordinatore del progetto Maurizio Piazza - è possibile ottenere elevate prestazioni sismiche con un limitato livello di danneggiamento, garantendo quindi non solo la salvaguardia delle vite umane ma anche un minore impatto economico nelle fasi di riparazione dell'edificio”. Ulteriori prove verranno condotte nei prossimi mesi in Portogallo con un modello di edificio in legno interamente rifinito.

di O.O.