Bozza Istruzioni per l'applicazione delle Norme Tecniche per le Costruzioni
Il Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008, recante “Norme Tecniche per le Costruzioni” (nel seguito indicate con NTC) raccoglie in forma unitaria le norme che disciplinano la progettazione,
l’esecuzione ed il collaudo delle costruzioni al fine di garantire, per stabiliti livelli sicurezza, la
pubblica incolumità.
Il testo normativo, recependo le diverse osservazioni e suggerimenti di ordine tecnico pervenute dal mondo produttivo, scientifico e professionale, fornisce una serie di indicazioni inerenti le procedure di calcolo e di verifica delle strutture, nonché regole di progettazione ed esecuzione delle opere, in linea con i seguenti indirizzi:
- mantenimento del criterio prestazionale, per quanto consentito dall’esigenza di operatività della norma stessa;
- coerenza con gli indirizzi normativi a livello comunitario, sempre nel rispetto delle esigenze di
sicurezza del Paese e, in particolare, coerenza di formato con gli Eurocodici, norme europee
EN ormai ampiamente diffuse;
- approfondimento degli aspetti normativi connessi alla presenza delle azioni sismiche;
- approfondimento delle prescrizioni ed indicazioni relative ai rapporti delle opre con il terreno e, in generale, agli aspetti geotecnici;
Le NTC risultano, quindi, così articolate:
Premessa
1. Oggetto della norma
2. Sicurezza e prestazioni attese
3. Azioni sulle costruzioni
4. Costruzioni civili e industriali
5. Ponti
6. Progettazione geotecnica
7. Progettazione in presenza di azioni sismiche
8. Costruzioni esistenti
9. Collaudo statico
10. Norme per le redazioni dei progetti esecutivi e delle relazioni di calcolo
11. Materiali e prodotti per uso strutturale
12. Riferimenti tecnici
In particolare:
Il Capitolo 2 individua i principi fondamentali per la valutazione della sicurezza, definendo altresì gli Stati Limite Ultimi (SLU) e gli Stati Limite di Esercizio (SLE) per i quali
devono essere effettuate le opportune verifiche sulle opere; introduce, inoltre, i
concetti di Vita nominale di progetto, Classi d’uso e Vita di riferimento delle opere;
classifica, infine, le possibili azioni agenti sulle costruzioni ed indica le diverse
combinazioni delle stesse e le verifiche da eseguire.
Il Capitolo 3 codifica i modelli per la descrizione delle azioni agenti sulle strutture (pesi e carichi
permanenti, sovraccarichi variabili, azione sismica, azioni del vento, azioni della
neve, azioni della temperatura, azioni eccezionali).
Il Capitolo 4 tratta le diverse tipologie di costruzioni civili ed industriali in funzione del materiale
utilizzato (calcestruzzo, acciaio, legno, muratura, altri materiali).
Il Capitolo 5 disciplina i criteri generali e le indicazioni tecniche per la progettazione e
l’esecuzione dei ponti stradali e ferroviari. Per i ponti stradali, oltre alle principali
caratteristiche geometriche, definisce le diverse possibili azioni agenti, con i diversi
schemi di carico per quanto attiene le azioni variabili da traffico. Per i ponti
ferroviari particolare attenzione è posta sui carichi ed i relativi effetti dinamici.
Particolari e dettagliate prescrizioni sono, poi, fornite per le verifiche, sia agli SLU
che agli SLE.
Il Capitolo 6 tratta il problema della progettazione geotecnica distinguendo, in particolare, il
progetto e la realizzazione:
- delle opere di fondazione;
- delle opere di sostegno;
- delle opere in sotterraneo;
- delle opere e manufatti di materiali sciolti naturali;
- dei fronti di scavo;
- del miglioramento e rinforzo dei terreni e degli ammassi rocciosi;
- del consolidamento dei terreni interessanti opere esistenti, nonché la
valutazione della sicurezza dei pendii e la fattibilità di opere che hanno
riflessi su grandi aree.
Nell’articolazione del progetto vengono introdotte, distintamente, la modellazione
geologica e la modellazione geotecnica del sito i cui metodi e risultati delle indagini
devono essere esaurientemente esposti e commentati, rispettivamente, nella
“relazione geologica” e nella “relazione geotecnica”. Dopo le indicazioni relative
alle verifiche agli stati limite, si fa un breve ma significativo cenno al metodo
osservazionale ed al monitoraggio del complesso opera-terreno. E’ introdotto,
infine, un importante paragrafo sui tiranti di ancoraggio, con le relative verifiche,
regole di realizzazione e prove di carico.
Il Capitolo 7 tratta la progettazione in presenza di azioni sismiche ed introduce un importante
paragrafo riguardante esplicitamente i criteri generali di progettazione e
modellazione delle strutture, per la evidente riconosciuta importanza che assume
nella progettazione la corretta modellazione delle strutture, anche in relazione
all’ormai inevitabile impiego dei programmi automatici di calcolo. Nel paragrafo
inerente i metodi di analisi ed i criteri di verifica, viene opportunamente trattata,
accanto a quella lineare, l’analisi non lineare. Sono, poi, fornite le disposizioni per
il calcolo e le verifiche delle diverse tipologie di strutture (cemento armato, acciaio,
miste acciaio-calcestruzzo, legno, muratura, ponti, opere e sistemi geotecnica).
Il Capitolo 8 affronta il delicato problema della costruzioni esistenti; dopo i criteri generali sulle
diverse tipologie di edifici e le variabili che consentono di definirne lo stato di
conservazione, introduce la distinzione fondamentale dei tre diversi tipi di
intervento che possono essere effettuati su una costruzione esistente:
- interventi di adeguamento, atti a conseguire i livelli di sicurezza previsti dalle
NTC;
- interventi di miglioramento, atti ad aumentare la sicurezza strutturale
esistente pur senza necessariamente raggiungere i livelli richiesti dalle NTC;
- riparazioni o interventi locali, che interessino elementi isolati e che
comunque comportino un miglioramento delle condizioni di sicurezza
preesistenti.
Un ulteriore importante paragrafo riporta le disposizioni per la progettazione degli
interventi in presenza di azioni sismiche nelle diverse tipologie di edifici.
Il Capitolo 9 riporta le prescrizioni generali relative al collaudo statico delle opere e le
responsabilità del collaudatore. Indicazioni sono fornite sulle prove di carico, con
particolare attenzione alle prove di carico su strutture prefabbricate e ponti.
Il Capitolo 10 tratta le regole generali per la redazione dei progetti strutturali e delle relazioni di
calcolo, ovvero della completezza della documentazione che caratterizza un buon
progetto esecutivo. Qualora l’analisi strutturale e le relative verifiche siano condotte
con l’ausilio di codici di calcolo automatico, un apposito paragrafo indica al
progettista i controlli da effettuare sull’affidabilità dei codici utilizzati e
l’attendibilità dei risultati ottenuti.
Il Capitolo 11 completa i contenuti tecnici delle norme fornendo le regole di qualificazione,
certificazione ed accettazione dei materiali e prodotti per uso strutturale, rese
coerenti con le procedure consolidate del Servizio Tecnico Centrale e del Consiglio
Superiore e le disposizioni comunitarie in materia.
Il Capitolo 12, infine, segnala a titolo indicativo, alcuni dei più diffusi documenti tecnici che
possono essere utilizzati in mancanza di specifiche indicazioni, a integrazione delle
norme in esame e per quanto con esse non in contrasto.